Gli autori dello studio hanno analizzato 104 pazienti di età compresa tra i 20 e i 60 anni, portatori di ernia discale con sintomi dolorosi e assenza di risposta a terapie mediche o fisioterapiche.
I pazienti sono stati sottoposti a Ozonoterapia con trattamento infiltrativo intradiscale con guida Radiologica. I pazienti sono quindi stati rivalutati a distanza di due, sei dodici e diciotto mesi. Dopo circa sei mesi 89 pazienti hanno ripetuto un esame di controllo TAC o RMN con valutazione dell’eventuale riduzione del volume dell’ernia.
A distanza di diciotto mesi i pazienti hanno dichiarato un grado di soddisfazione dell’80%, in nessun paziente si sono verificati effetti collaterali significativi.
Alla valutazione TAC o RMN il 37% dei pazienti ha mostrato una completa riduzione del volume dell’ernia, nel 41% dei pazienti si è avuta una riduzione del volume compresa tra il 40 e l’80% mentre il 22% non presentato significative riduzioni del volume. Non si sono osservate correlazioni tra il volume dell’ernia e il miglioramento clinico.
Cinque pazienti sono stati operati per mancata risposta a trattamento, quattro pazienti hanno ripetuto l’infiltrazione intraforaminale per solo parziale risposta al primo trattamento.
Gli autori concludono che il trattamento intradiscale deve essere incluso tra le tecniche da utilizzare prima di eseguire un intervento chirurgico per ernia discale.