Potremmo descrivere il disco intervertebrale  come un cuscinetto posizionato tra le vertebre della colonna spinale, il cui compito è aiutare a sostenere il peso e permettere i movimenti della colonna. A differenza di molti altri tessuti del nostro corpo, i dischi intervertebrali ricevono un ridotto apporto sanguigno. Questo li rende meno capaci di rigenerarsi e di mantenere la propria struttura nel tempo. Proprio per questo, la degenerazione dei dischi è un processo che può iniziare molto presto nella vita, addirittura entro i primi dieci anni, secondo alcuni studi.

Per la maggior parte delle persone, la perdita graduale di elasticità e robustezza dei dischi intervertebrali è un fenomeno normale, associato all’avanzare dell’età e che raramente causa problemi significativi.

Tuttavia, per alcune persone, la degenerazione può iniziare precocemente e diventare problematica, causando dolore intenso e cronico alla schiena.

Perché alcuni sviluppano la malattia degenerativa del disco?

Non è ancora del tutto chiaro perché per alcune persone il deterioramento dei dischi raggiunga livelli tali da causare dolore cronico, mentre in altre non abbia alcun effetto rilevante.

Alcune ricerche hanno evidenziato che la genetica gioca un ruolo fondamentale accelerando la degenerazione naturale dei dischi fino a far raggiungere uno stadio patologico che prende il nome di malattia degenerativa del disco (DDD).

Cos’è la malattia degenerativa del disco (DDD)?

La malattia degenerativa del disco (DDD) è caratterizzata dal deterioramento dei dischi intervertebrali e provoca dolore e ridotta mobilità. A dispetto del nome, la DDD non indica una malattia nel senso tradizionale ma un livello di degenerazione del disco che causa sintomi significativi. I dischi, che normalmente funzionano da ammortizzatori tra le vertebre, perdono la loro capacità di assorbire gli urti e possono provocare dolore, soprattutto quando ci si muove o si fanno sforzi.

Sintomi e impatto della malattia degenerativa del disco

I sintomi della malattia degenerativa del disco possono variare da persona a persona, ma in genere includono:

  • Dolore cronico alla schiena o al collo, costante o intermittente, che peggiora con alcuni movimenti.
  • Rigidità che può rendere difficile svolgere le attività quotidiane.
  • Dolore irradiato nelle gambe o nelle braccia nei casi in cui la degenerazione provoca pressione sui nervi.

Questi sintomi possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, limitando la mobilità e la capacità di svolgere attività quotidiane.

Trattamenti per la malattia degenerativa del disco

Sebbene non esista una cura definitiva per la malattia degenerativa del disco, esistono diversi approcci per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Tra i trattamenti più comuni ci sono:

  • Terapie conservative: come fisioterapia, esercizi specifici e farmaci antinfiammatori, utili per ridurre il dolore e migliorare la flessibilità della colonna.
  • Ozonoterapia: è un trattamento medico che si basa su infiltrazioni di una miscela di ozono e ossigeno che ha un’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antibatterica e rivitalizzante dei tessuti. L’ossigeno ozonoterapia riduce l’infiammazione e il dolore, alleviando la pressione sui nervi e migliorando la mobilità. È una procedura minimamente invasiva, sicura e ben tollerata, che offre un’alternativa ai trattamenti tradizionali e può contribuire a migliorare la qualità della vita senza necessità di interventi chirurgici.
  • Interventi chirurgici: possono essere presi in considerazioni in casi estremi, quando gli altri trattamenti non forniscono sollievo sufficiente.

Ozonoterapia RX guidata per la DDD

Presso la clinica O3 di Cerro Maggiore, offriamo trattamenti di ozonoterapia RX guidata per il trattamento della malattia degenerativa del disco. Questa tecnica avanzata permette di somministrare l’ozono con estrema precisione, alleviando il dolore e migliorando la mobilità dei pazienti in modo efficace e sicuro.